Luogo a forte vocazione turistica ed escursionistica, dove il tempo sembra essersi fermato. Stiamo parlando del famosissimo Lago di Pilato. Si tratta di uno specchio d'acqua situato sul Monte Vettore - nel massiccio e nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a una quota di 1.941 m s.l.m. Le tradizioni popolari lo identificavano come un luogo magico e misterioso. La leggenda narra che il suo nome, Lago di Pilato, fu scelto perché proprio nelle sue acque fu lasciato il corpo di Ponzio Pilato, condannato a morte da Tiberio. Sempre secondo la leggenda questo sarebbe il lago Averno, da cui si entra nel mondo degli Inferi. Situato all’interno del territorio comunale di Montemonaco, provincia di Ascoli Piceno, è anche conosciuto come "il lago con gli occhiali" per la forma dei suoi invasi complementari e comunicanti. Racchiuso in una stretta valle glaciale è l'unico lago naturale delle Marche, e uno dei pochissimi laghi glaciali presenti sull'Appennino. E’ incastonato tra le pareti appenniniche, impervie e raggiungibili solo via escursione. L'ultimo modellamento della valle glaciale risale al Pleistocene superiore (da 125mila a 10mila anni fa). L’acqua del lago è di colore cristallino maè severamente vietato bagnarsi nelle acque dello specchio d’acqua. Bisogna inoltre mantenere una distanza di almeno 5 metri dal bagnasciuga per evitare di calpestare le uova del Chirocefalo del Marchesoni, un piccolo crostaceo di colore rosso che misura 12 millimetri circa. Non è difficile raggiungere il Lago di Pilato. Se si è poco esperti, è consigliabile l’ausilio di una guida escursionistica; in questo modo vi sentirete più tranquilli, e vi verrà anche mostrato e spiegato il paesaggio autoctono. Indumenti consigliati: nei mesi estivi è consigliabile vestirsi con il classico metodo a cipolla e dotarsi di un k- way in caso di vento o pioggia. Scarpe da trekking, acqua, sali minerali e alcuni panini per rifocillarsi sono indispensabili vista l’assenza di punti ristoro.
Ci sono diversi percorsi per raggiungere questo posto paradisiaco. Il cammino è abbastanza lungo ed è richiesta una preparazione fisica, quantomeno minima, per le camminate in montagna. Sono circa tre le ore di cammino, da tutti i punti di accesso previsti, per arrivare fino al lago. Sommate a quelle per la discesa, sono circa 6/7 le ore totali di escursione. I panorami che si potranno godere nel corso dell’escursione ripagano certamente della fatica compiuta. 1° sentiero: partendo da Foce, piccola frazione di Montemonaco, occorre camminare per oltre due ore su una strada sterrata in direzione sud, traversando il Piano della Gardosa. Al termine della strada si prosegue lungo un ripido sentiero sulla sinistra all'interno di un fitto boschetto, che con ripidi tornanti, chiamate le "Svolte", supera un canalone e raggiunge i dolci e stupendi pendii della valle del lago di Pilato. Si prosegue quindi in direzione sud fino a raggiungere la conca omonima. 2° sentiero: in alternativa si può partire dal versante marchigiano, e precisamente da Forca di Presta (comune di Arquata del Tronto). Da qui si segue il percorso per raggiungere la cima del monte Vettore; superato il rifugio Tito Zilioli si inizia la discesa sulla sinistra verso la valle del lago. 3° sentiero: il lago di Pilato è raggiungibile anche dal versante umbro, e precisamente dalla Capanna Ghezzi, passando per Forca Viola. Il lago di Pilato è anche meta di numerosi amanti delle bici. Sono molte le guide abilitate nelle Marche, per maggiori info visita il sito del Parco Nazionale dei Monti Sibillini